Goda, vandalo ribelle, I Re di Sardegna

C’era una volta un Re di Sardegna.
Dimenticato da tutti.
Dimenticata la sua rivolta.
Dimenticato il suo breve Regno di Sardegna.

Tra le pieghe della storia Sarda ufficiale, tra le conquiste dei Cartaginesi, Romani, Vandali e Bizantini, c’è un pezzettino di questa storia dimenticata da quasi tutti e, ai più, mai narrata.

Si tratta di un vandalo ribelle, di nome Goda (CVDA dalle sue monete).

Nella primavera del 530, venne inviato da Gelimero, il Re dei Vandali, in Sardegna come suo governatore dell’isola.

Lo scenario è quello caotico della caduta dell’impero romano di occidente, dei barbari e del cattolicesimo in espansione, con i Vandali, di religione ariana, che conquistano il nord Africa, la Sardegna, la Corsica e le Baleari. I Vandali diventano padroni della parte sud del Mediterraneo.

Gelimero, il re dei Vandali, entra in conflitto con l’imperatore romano d’oriente (bizantino) Giustiniano I.

Goda si inserisce in questo contesto. Il governatore della Sardegna non riconosce più l’autorità del “tiranno” Gelimero, e cerca l’alleanza di Giustiniano, re dei bizantini.

Moneta di Sardegna, raffigurante il Re Goda

Nella primavera del 533 Goda, incoraggiato e sostenuto dal popolo sardo, dichiara l’indipendenza dal Regno Vandalico, si autoproclama Rex, e fonda il I Regno di Sardegna.

Il ribelle Goda, rispose ad una lettera di aiuto di Giustiniano, in modo favorevole all’invio di truppe, ma sfavorevole all’invio di capi militari: “per questo bastava lui”.

Il Regno di Sardegna ebbe vita breve, visto che nell’estate del 533 un esercito vandalo composto da 120 navi e 5000 uomini sbarcò in Sardegna al comando di Zazo, fratello di Gelimero, che, nelle vicinanze di Cagliari, vinse la battaglia contro i sardi.

Goda perse la vita in questo combattimento, molto probabilmente.

Nel frattempo arrivò (troppo tardi) il bizantino Belisario, che sconfisse Gelimero, il 30 agosto del 533, ed occupò Cartagine rimasta sguarnita dall’invio del grosso delle truppe in Sardegna.

Ormai sconfitto, il Regno Sardo non poté contrattare con i bizantini una alleanza alla pari, ma dovette ancora una volta subire il dominio di un impero straniero.

Da qui inizia il dominio bizantino in Sardegna, contrastato dal solo Dux Barbaricinorum, di cui si ha notizia dalla lettera di Gregorio Magno al Dux Ospitone.

Ph credits
Fonti: https://www.ibs.it/tra-roma-vandali-godas-re-libro-sergio-liccardi/e/9788898135004?lgw_code=1122-B9788898135004&gclid=CjwKCAjwxaXtBRBbEiwAPqPxcAiN96PvZxYf0KH4b2w08n0IXZ7rMV9hwQoAtR3dPQ6Lry-C4Hr3ChoC6poQAvD_BwE

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